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IL METODO

METODO ANNE DENNER
“Per far scaturire questo aspetto simbolico, profondo della creatività umana abbiamo dovuto prima creare un ambiente positivo, affettivo, relazionale con tutte le persone che vi lavoravano… Così le persone si sono sentite in un “bagno affettivo” molto intenso che ha reso possibile che l’espressione divenisse più profonda e più specifica”. (Anne Denner)

La ricerca della Prof.ssa Anne Denner, una caposcuola dell’arteterapia, si è avviata negli anni ’50 a Parigi ed è scaturita dagli insegnamenti del Prof. Wallon, dal quale aveva imparato l’arte dell’osservazione senza pregiudizi a priori, i metodi clinici legati alla ricerca, il concetto di uomo immerso nel proprio contesto geografico, psicosociale e culturale e dagli insegnamenti del Prof. De Ajuriaguerra che aveva condotto ricerche sulle disfunzioni scolastiche nei bambini.
La Denner affiancò quest’ultimo introducendo la pittografia per una rieducazione alla scrittura, senza mai escludere l’espressione libera del fanciullo.
La sua ricerca in ambito infantile proseguì con l'indagine delle cause del non riconoscimento dell’identità nel disegno, lo studio del comportamento di bambini in asilo nido in funzione delle variazioni dell’ambiente a partire da materiali informali e da piani inclinati, lo studio di bambini dai 15 mesi ai tre anni che manipolano la creta, per valutare quando emerge l’aspetto simbolico nello sviluppo del bambino.
Anne Denner lavorò anche con pazienti psicotici adulti. Alcuni aspetti che aveva osservato nei bambini li ritrovava, leggermente mutati, nel comportamento di queste persone, a causa delle loro istanze regressive o dell’indebolimento delle sovrastrutture culturali; aveva constatato, anche per loro, l’efficacia del trattamento tramite tecniche plastico-pittoriche.
Il corpo del paziente e la sua ridotta attività psicomotoria erano al centro delle sue osservazioni ed introdusse una serie di esercizi psicomotori che favorivano una maggiore libertà di espressione e ne miglioravano i lavori.
Docente di Psicopatologia dello spazio all’Università di Architettura di Parigi, i suoi studi furono rivolti anche all’ambiente, all’architettura e ai problemi dell’habitat dell’uomo e a come si può leggere il suo rapporto con lo spazio che occupa.
Aspetto centrale del suo insegnamento è lo spazio dove si fa l’arteterapia: l’atelier, luogo privilegiato nel quale si favorisce l’espressione, si vedono lavori d’arte, si fa un’attività artistica, si parla di arte. Si tratta anche di creare uno spazio affettivo perché l'utente possa esprimere i propri vissuti: stabilità e sicurezza dipendono dall’ambiente e dalla sua struttura.
Gli atelier sono luoghi dove l’oggetto creato prende una forma artistica, si guardano le forme, il processo creativo, il mondo immaginario. Tutto questo favorisce un nuovo sistema di comunicazione.
E’ attraverso un lungo percorso di ricerca ed esperienza sul campo che si è sviluppato il metodo di Anne Denner.
Questa metodologia, trasmessaci direttamente dalla Prof.ssa Denner, è la strada maestra da percorrere, non in maniera pedissequa, ma come punto d’avvio per indagare altri domini.

“Poiché è infinito il numero dei colori e delle forme, sono in pari tempo infinite anche le loro combinazioni e le loro azioni”. (Vasilij Kandinskij)

FORMAZIONE

AMMISSIONE
Il corso di formazione triennale è aperto a professionisti che operano nel settore psicologico, psicosociale, pedagogico, educativo e artistico.
E’ necessario svolgere un colloquio preliminare di ammissione, scrivendo una mail a cretears5@gmail.com

TRIENNIO
Il corso di formazione triennale al metodo Anne Denner è organizzato in incontri seminariali.
Ogni seminario si struttura in una parte teorica e una parte esperienziale, dedicata alla pratica di arteterapia.
Nel percorso formativo sono inseriti workshop con specialisti delle arti visive per ampliare la conoscenza del linguaggio artistico. Questo è fondamentale dal momento che il metodo è centrato sul processo artistico e gli aspetti formali dell’opera e non intende proporsi come una psicoterapia attraverso l’arte.
Il primo anno è dedicato allo studio del metodo, agli aspetti del setting e all’approfondimento di tecniche e materiali artistici.
Il secondo anno, che corrisponde anche all’inizio del tirocinio, vengono approfonditi programma e progetto terapeutico, intervento multidisciplinare, utenze, metodologie di osservazione basate sulle schede pittografiche e grafomotorie.
Il terzo anno è dedicato allo studio del linguaggio simbolico che emerge dall’opera grafica e plastica, alla supervisione e alla costruzione della ricerca-tesi.
Gli incontri si svolgono con cadenza mensile, il sabato e la domenica.
Alla fine dei primi due anni, è richiesta una tesina sul percorso svolto e sull’esperienza di tirocinio. Alla fine del terzo anno, vengono presentati la tesi e un elaborato grafico.

CORSI DI AGGIORNAMENTO
Annualmente vengono organizzati corsi di aggiornamento rivolti ad arteterapeuti già formati.
Questi attengono alla pratica arteterapeutica in diversi contesti, alla sperimentazione di tecniche o materiali artistici particolari e inediti, a tematiche teoriche appartenenti a discipline attigue e d’interesse per la pratica arteterapeutica.
Si svolgono generalmente presso C.R.E.T.E. o presso altre associazioni, qualora siano necessarie particolari strumentazioni.

SUPERVISIONI
Si rivolgono ad arteteraputi che operano in ambito privato o pubblico, tramite una presa in carico individuale o gruppale.
Una supervisione si struttura nella presentazione verbale e fotografica di percorsi arteterapeutici.
Si svolgono presso la sede di C.R.E.T.E. o presso istituzioni cui è rivolta la supervisione.

SBOCCHI
L’arteterapeuta può realizzare atelier privati o pubblici rivolti a diverse fasce d’età con finalità riabilitative, di prevenzione, di miglioramento della qualità della vita e di integrazione socio-culturale.
Ogni intervento viene progettato sulla base del contesto in cui si opera e della persona o gruppo a cui si rivolge.

DOCENTI

CHI SIAMO

Il Centro Ricerche Europeo Terapia Espressiva nasce nel 1991 come ente di formazione. Fondato da Anne Denner e Liana Malavasi, ha lo scopo di formare arteterapeuti secondo il Metodo Anne Denner.
Attualmente, oltre alla formazione triennale in arteterapia, agli aggiornamenti e alle supervisioni rivolte ad arteterapeuti e operatori di enti pubblici e privati, organizza conferenze, pubblicazioni, mostre per sviluppare valori riguardanti l’arte, la cultura, l’ambiente umano e naturale e sviluppa ricerche concernenti l’arteterapia nel campo della prevenzione e della riabilitazione.

Dal 2012, C.R.E.T.E. è una APS che opera nell’ambito sociale e socio-sanitario attraverso la realizzazione di atelier espressivi, di arteterapia individuali e di gruppo nelle seguenti aree: promozione della salute e miglioramento della qualità della vita (bambini, adolescenti, adulti), neuropsichiatria infantile (autismo, ADHD, DSA, BES), integrazione sociale di bambini e adulti stranieri e immigrati, psichiatria, disturbi alimentari, disabilità fisica, anziani, bambini in asilo nido, marginalità e devianza.

Convenzioni attive:
- Affiliazione all’Arci dal 2012
- Iscrizione all’Albo Regionale delle APS (atto D.D. 1350 del 05/04/2012)
- Convenzione “Attività arteterapia ambito Firenze” (prot. 4815 del 22/01/2021 di Azienda USL Toscana centro)
- Accreditamento servizi di assistenza / Caffè Alzheimer (prot. 49957 del 14/02/2020 di Comune di Firenze, Direzione Servizi Sociali)

Per visualizzare il curriculum completo di C.R.E.T.E. cliccare qui

CONSIGLIO DIRETTIVO (in carica da marzo 2020 a marzo 2024)
Presidente e legale rappresentante: Liana Malavasi.

Liana Malavasi
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E-mail: cretears5@gmail.com
Tel: +39 339 6699513

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